Interno Verde in viaggio, 5mila visitatori nei giardini di Santiago


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Eventi organizzati da Interno verde nell'ambito del progetto coordinato dal Comune di Piacenza con il contributo della Consulta, dal titolo "Interno Verde in viaggio - La cultura emiliano-romagnola in scena tra i giardini di Santiago del Cile"

Un weekend all’insegna della natura urbana e della socialità che nasce dall’incontro di culture lontane. Interno Verde, il festival nato in Emilia-Romagna nel 2016, per la prima volta ha viaggiato attraverso i continenti e si è realizzato a Santiago del Cile, accogliendo oltre 5mila visitatori.

La prima edizione internazionale della manifestazione dedicata ai giardini segreti delle città si è svolta sabato 8 e domenica 9 novembre 2025, aprendo al pubblico 21 spazi di grande fascino e rilievo, disseminati nel centro della capitale sudamericana.

L’iniziativa – promossa dal Comune di Piacenza con il contributo della Consulta degli emiliano-Romagnoli nel mondo – è stata organizzata grazie a un grande lavoro sinergico, che ha visto protagonisti gli ideatori dell’evento italiano e le associazioni degli emiliano-romagnoli all’estero, che hanno adattato alle distanze e alle dinamiche di una grande metropoli un format nato in piccoli e suggestivi capoluoghi, come Ferrara, Parma e Piacenza.

L’appuntamento è stato costruito per sfruttare positivamente la curiosità che il tema del giardino segreto suscita in un pubblico eterogeneo per età, formazione e interessi, e ha trasformato questi luoghi meravigliosi in veri e propri ponti culturali.

All’interno degli spazi i visitatori hanno incontrato l’anima del festival, la terra da cui ha avuto origine, le sue eccellenze e le sue peculiarità. Nell’elegante patio del Matildas Boutique Hotel i più curiosi hanno potuto indossare gli Oculus ed essere trasportati all’improvviso nei giardini più iconici dell’Emilia-Romagna.

Grazie alla tecnologia del video 360 hanno potuto muoversi virtualmente a Piacenza, nel parco romantico di Casa Arata e nel chiostro romanico di Sant’Antonino, oppure ancora negli ombrosi giardini alimentari della Ferrara medievale.

Tra gli alberi del Centro Culturale El Agorà si è gareggiato in un originale contest gastronomico, incentrato sui salumi più celebri e gustosi, dalla mortadella di Bologna al crudo di Parma. Il Museo Taller ha accolto la squisita produzione ceramica dall’artista Paulino Di Domenico, selezionata tra gli artisti del festival faentino Argillà Italia 2024.

Ha chiuso il fitto calendario la degustazione di bollicine e vini frizzanti della tradizione, primo tra tutti il Lambrusco.

«Ci siamo impegnati per trasmettere il valore dell’ibridazione in molti modi, i giardini stessi si sono fatti portavoce della migrazione e del legame che avvicina popoli diversi», racconta Constanza Bianchini, che ha coordinato l’evento per l’Associazione Emilia Romagna Valle de Aconcagua. «Abbiamo proposto delle visite guidate per approfondire la storia di luoghi speciali, come il giardino dell’Ambasciata Italiana, che durante la dittatura rappresentò un porto sicuro per oltre 700 perseguitati. Per tutti i partecipanti è stata un’esperienza di grande significato».

Partner di progetto: Interno Verde; Istituto Italiano di Cultura di Santiago; Associazione Emilia Romagna Valle de Aconcagua; Associazione Emilia Romagna - La Serena; Associazione Circolo Italiano di Angol

 

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