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Dora Morolli, 32 anni riminese, nel 2017 ha fatto parte del team che vinto il premio Oscar per gli effetti visivi de “Il libro della Giungla”. Tra varie collaborazioni è arrivata in Nuova Zelanda

Intervista al giornale Il Ponte | 21 gennaio 2018 | Articolo di Mirco Paganelli

Ha lasciato l’Italia e la sua Rimini, dove è nata e cresciuta, cinque anni fa alla volta del Nord Europa dove ha avuto esperienze lavorative in più città. Da due anni vive in Nuova Zelanda e fa un lavoro che ama da impazzire. Fa parte di un’azienda che realizza effetti speciali per il cinema e il suo nome compare nei titoli di coda di diversi film internazionali tra cui uno che ha vinto il premio Oscar proprio per gli effetti visivi nel 2017: Il libro della Giungla.
Il suo lavoro consiste nello scrivere dei codici per programmi informatici che vengono impiegati dagli artisti del 3D per semplificare e automatizzare i loro compiti, così che possano concentrarsi di più sugli aspetti creativi e meno su quelli tecnici. Lavora da due anni per la stessa azienda che ha vinto il premio Oscar, ci ha lavorato quando era a Londra e, per una serie di coincidenze, allo stesso film ha lavorato anche l’azienda per cui lavora ora in Nuova Zelanda. Vanta anche una collaborazione alla realizzazione del cartone animato Winx Club.
La 32enne Dora Morolli racconta la sua esperienza pluriennale al di là dei cliché e della retorica che si è soliti fare sulla fuga dei cervelli. Dalla profonda nostalgia dei primi tempi all’entusiasmo di adesso, la giovane riminese non sa ancora dire se preferisce tornare in patria o meno. Ma il suo vissuto dice qualcosa in più sul dinamismo e sull’apertura mentale di quei giovani che stonano con il desiderio di muri e di chiudersi in se stessi degli ultimi amministratori del mondo.


Fonte: Articolo giornale Il Ponte

 

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