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Da cameriere a imprenditore. In Francia, Gianni aprì il ristorante “Il Pellicano”, lo stesso nome del ristorante dei genitori a Bardi

Gianni nacque il 7 maggio del 1938 a Bardi: la sua famiglia, composta dal padre Giuseppe e dalla madre Eugenia Savi, possedeva allora il rinomato ristorante “Pellicano”, nel centro del paese. Dopo aver appreso, proprio qui, tutti i trucchi del mestiere decise di iniziare il suo personale viaggio alla ricerca del successo: si trasferì, quindi, in Svizzera dove lavoro come cameriere inizialmente al celebre “Mont Fleury”, a Versoix.

Nei 7 anni successivi fece nuove importanti esperienze in altri prestigiosi ristoranti svizzeri in altrettanto prestigiose ed esclusive località come Saint Moritz, Losanna, Verbier. Esperienze che gli permisero di far carriera e divenire un apprezzato maitre.

Ma fu solo l'inizio. instancabile e pieno di sogni nel cassetto si trasferì in Francia a Parigi per dare avvio al suo nuovo impiego in un cabaret dal nome “Frank Pinot” nell’Ile de Saint Louis, vicino a Notre Dame dove lavorò per due anni.

Accanto alla realizzazione professionale nel frattempo anche la vita privata andava a gonfie vele: il 4 novembre del 1968 convolò a nozze con la bardigiana Rosella Lamberti. dalla loro Unione nacquero poi due figli, Cristian e Lia.

A questo punto Gianni iniziò l'avventura imprenditoriale, dapprima con l'apertura del ristorante “Trattoria romana” e qualche anno dopo con il secondo locale il “Pellicano, avviato nel 1976, sempre a Parigi, insieme alla moglie.

Fu un autentico successo: il “Pellicano”, vero e proprio gemello francese di quello avviato dai propri genitori a Bardi, finì per diventare il cuore pulsante della cucina bardigiana nella capitale francese, sinonimo di gusto e alta qualità.

L’ottima cucina italiana, le indiscutibili capacità imprenditoriali di Gianni, i sapori autentici della Valceno, l'ispirazione data dalle bellezze incomparabili del castello bardigiano e delle montagne circostanti: furono queste le chiavi del successo di questo ristorante, di cui, 11 anni fa, dopo il meritato pensionamento di Gianni, prese le redini il figlio Cristian, che ancora oggi tiene alto il nome della cucina italiana nella metropoli parigina.

Negli anni della pensione Gianni fece un po' di spola tra Parigi e Bardi, ma, per lo più, decise di godersi finalmente la pace dei suoi monti, nella sua bellissima casa fatta costruire con Rosella nel 1979. Socievole, divertente, sempre con il sorriso sulle labbra, è così che tutti ricordano Gianni.

La sua passione era il suo inseparabile aeroplano privato che pilotava con grande abilità e destrezza e per il quale aveva fatto realizzare un’apposita pista in località Baracca. Un altro suo grande amore, oltre alla famiglia, era la musica: suonava infatti molto bene la batteria e nel 1966 aveva creato una band con alcuni amici dal nome “Les Copains”.

Gianni se ne andò nel 2020 a 82 anni. E’ stato uno dei più grandi imprenditori bardigiani. Una vita da emigrante alla ricerca di fortuna, la sua. Una fortuna che, con grande impegno, dedizione e forza di volontà, era riuscito a trovare soprattutto in diversi paesi europei.


Fonte: sito Valcenostoria.it

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