Magalí Pizarro, 34 anni, è nata in Patagonia, in Argentina, e vicino al cuore porta una collana con su scritto "Nonna Peppa con amore" in ricordo della bisnonna Giuseppina, di origini romagnole. I genitori della bisnonna, i trisavoli di Magalí, si erano trasferiti da Montescudo, in provincia di Rimini, in Brasile e poi in Argentina. Magalí ha un ricordo molto vivo della sua bisnonna, anche se l'ha conosciuta poco. Era una donna indipendente, prendeva l'aereo da sola e non aveva paura delle opinioni della gente. Magalí si riconosce in lei, determinata e fiera anche delle sue origini romagnole. E, non a caso, è stata lei la prima in famiglia a parlare italiano e a immergersi nella cultura italiana.
"L'italiano - spiega nel podcast - è stato un amore a prima vista. Era come se la lingua fosse dentro di me da sempre". Magalí, oltre a essere professoressa di italiano, lavora con e per l'Italia: ha avviato un progetto di cicloturismo grazie al quale organizza escursioni in bici per argentini in Italia e per italiani in Patagonia con bici made in Emilia-Romagna. Per lei l'italianità non si riduce a cucinare italiano o ballare la tarantella, ma è "un pensare e vedere l'Italia del presente e del futuro, è un creare intrecci tra culture", un concetto che si deve evolvere a partire dagli interessi delle giovani generazioni.
La sua è la storia di una famiglia che ha radici lontane, ma anche di una comunità, quella di Viedma, in Patagonia, dove sul mare sorge il Balneario Massini: una spiaggia, un'attrazione turistica fondata dai romagnoli emigrati in Argentina che hanno voluto ricreare la loro riviera anche sull'oceano. Ed è anche la storia di Artemide Zatti, l'infermiere in bicicletta, e di chi, come nonna Peppa per Magalí, ha saputo portare un po' di Emilia-Romagna con sé, diventando cittadino del mondo.
Magalí Pizarro, 34 anni, è nata in Patagonia, in Argentina, e vicino al cuore porta una collana con su scritto "Nonna Peppa con amore" che le ricorda la sua bisnonna Giuseppina, di origini romagnole. E, non a caso, è stata lei la prima in famiglia a parlare italiano e a immergersi nella cultura italiana. Ha anche avviato un progetto di cicloturismo dove organizza escursioni per argentini in Emilia-Romagna e per italiani in Patagonia (con bici made-in-Emilia-Romagna).
La sua è la storia di una famiglia che ha radici lontane, ma anche di una comunità, quella di Viedma, in Patagonia, dove sulal costa sorge il Balneario Massini: una spiaggia, un'attrazione turistica fondata dai romagnoli emigrati in Argentina che hanno voluto ricreare la loro 'riviera' anche sull'oceano. Ed è anche la storia di Artemide Zatti, l'infermiere in bicicletta e di chi, come nonna Peppa per Magalí, ha saputo portare un po' di Emilia-Romagna con sé, diventando cittadino del mondo.
Il podcast continua in una seconda parte.
In questa seconda puntata Magalí ricorda la sua bisnonna Giuseppina, nata in Brasile da genitori romagnoli, una donna indipendente e fiera delle sue origini, che per prima ha saputo trasmetterle il suo amore per l'Italia e l'italiano.
E, anche se ci svela il segreto per una piadina perfetta, Magalí confessa anche che l'italianità non si può ridurre a cucinare italiano o ballare la tarantella. Ma è "un pensare e vedere l'Italia del presente e del futuro, è un creare intrecci tra culture", un concetto che si deve evolvere a partire dagli interessi delle giovani generazioni.