Dall'ufficio con le luci al neon, Omar Maseroli si è convertito ai fornelli. Ora gestisce tre ristoranti italiani a Pechino, un menù semplice a base di pasta fatta in casa, con la sua terra (Reggio Emilia) nel cuore.
Ogni tanto si siede sotto l'insegna del «Mercante», il primo ad aprire, slaccia il grembiule bianco e pensa a tutto il percorso che l'ha portato fin lì.
La svolta non arriva in un attimo preciso ma è un sommarsi di coincidenze: dopo due anni da revisore in Ernst & Young, Omar (assieme alla fidanzata nella foto) decide di iscriversi a un master all'università Bocconi e di trasferirsi a Pechino, lavorando per la Camera di Commercio.
Tuttavia, in clima di spending review, i suoi capi gli dicono: dobbiamo tagliare il personale. A quel punto le scelte sono due: cominciare a spedire curriculum in Italia, dove sembra impossibile ripartire, o reinventarsi in Cina. Zac, illuminazione. «Apriamo un ristorante» si accende Omar.
Al suo fianco Yuan Yuan, la fidanzata cinese, laureata in ingegneria, decide di assecondarlo nell'idea folle e inizia la ricerca del locale giusto. La coppia rileva il ristorantino di due vecchi gestori specializzati in piatti del sud della Cina e lo trasforma in una sorta di trattoria italiana. Omar, da debuttante nel settore, decide di procedere passo passo. Si limita a proporre pochi piatti, semplici ma tutti buoni e fatti esclusivamente con prodotti italiani. Riesce a imbastire un menù che piace sia ai cinesi sia ai turisti: sughi, pasta fatta in casa, pane e torte.
Il successo è immediato. Prima il tam-tam fra i turisti d'affari in soggiorno a Pechino, dunque alcune recensioni sui quotidiani locali. Nel 2014 arriva perfino il Food Awards, riservato ai migliori ristoranti cinesi. Il menu? Quello della nostra cucina tradizionale: salumi, bruschette, tortelli d'erba, tagliatelle fatte a mano, pappardelle, torta di riso, panna cotta all'aceto balsamico.
Dopo aver scoperto di sentirsi a suo agio dietro ai fornelli, Omar e la sua compagna decidono ai aprire altri due ristoranti in città: nascono così «Fiume» e «Lievito», la pizzeria gourmet, entrambi dal gusto e dalla qualità esclusivamente italiani.
Per approfondire: http://www.thegoodfoodgroup.asia/
Fonte: Articolo di Il Giornale di Maria Sorbi di Mer, 17/05/2017
Ristorante tradizionale emiliano nel cuore di Pechino, fondato da Omar, da Reggio Emilia e Yuan Yuan, di Pechino (Cina). Leggi su MigrER la presentazione del ristorante